S. FARINA
IL
TESORO DI DONNINA
(Quarta edizione)
MILANO
A. BRIGOLA & C., EDITORI
Via Manzoni, 5
PROPRIETÀ LETTERARIA
Milano, 1884 — Stabilimento tipografico F. Pagnoni.
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Gran bella mattinata davvero! Chi direbbe chesiamo in dicembre e quasi alle porte di gennaio,vedendo questo cielo azzurro e questo solein gran pompa di raggi? È molto se l'aria frizzante fa pensarea novembre, e pure la neve è raccolta qua e là a monticellinel cortile, ed i diacciuoli si appendono con civetteriaalle grondaie e riflettono i colori dell'arcobaleno entroi nidi deserti delle rondini.
Gran bella mattinata davvero, perchè annunzia un giornoancora più bello — il Natale.
Per le vie è un gran silenzio, ma un silenzio dolce, ilsilenzio della gioia, assai più profonda e più pura quandotace che quando schiammazza. Non uno strider di ruote,non uno scalpitar di cavalli, e nemmeno quel sordo mormoriolontano, che segnala il ridestarsi della vita cittadina.Gli è che la vita della città è oggi la vita del focolare; gliè che migliaia di uomini, i quali forse fino ad ieri non ebbero[6]se non buone o cattive passioni, si ricordano d'esserepadri, mariti, fratelli, e di aver degli affetti: gli è che lasocietà e la famiglia — due mondi che spesso roteano inun'orbita differente — si sono incontrate.
Qui, nel cortile in cui ci siamo introdotti, la segreta vitalitàdel silenzio si indovina meglio; fra le alte mura cheseparano questo luogo dal resto del mondo, e gli dannoaria d'un chiostro, lo spirito è un maliardo più attento,l'immaginazione un cavallo di battaglia più focoso.
Noi ci sentiamo qui padroni del segreto di Asmodeo,e ci trastulliamo a scoperchiare le case per ritrovarvi i diversiaspetti d'una stessa gioia, per udirvi le stesse vocetteinfantili che confrontano i doni del Bambino che è venuto,e si anticipano le dolcezze di quelli dei Re Magi, chehanno ancora da venire, fantasticandone il reame di confettie di cavallucci.
È la stessa nota da per tutto: due labbruzzi che interrogano,un volto sereno di madre che guarda amorosamente,e mille domande, e mille risposte che si compendianoalla stessa maniera — un bacio sopra una guanciacolor di rosa.
La reggia ed il tugurio sono pieni della stessa dolcezza:l'infanzia che schiamazza, la vecchiaia che sorride.
Da per tutto è la festa del focolare; il tizzo che ardenel camino scoppietta allegramente per rispondere alle cianciedei vecchi fanciulli che si scaldano al suo fuoco; peròche oggi più di ieri ogni uomo si senta vicino all'infanzia — enon gli state a dire che egli non crede ai Re Magi,è facile che non vi dia ascolto.
Accanto a queste gioie, vi è il dolore, vi è di peggio:la noia; — accanto ai felici che specchiano il loro sorriso[7]nelle papille attonite dei bambini, vi ha chi dorme fino atardo mattino un sonno greve, agitato dalle nauseabondeimmagini dell'orgia della vigilia, e nondimeno più dolcedel ridestarsi che lo attende; vi è la casa che non ha testericciute e bionde; vi è i