LETTERE DI
MOLTE VALOROSE
DONNE, NELLE QUALI
CHIARAMENTE APPARE.
NON ESSER NE DI ELOQUENTIA
NE DI DOTTRINA ALLI
HUOMINI INFERIORI.
Di nuovo stampate & con sommo studio reviste;
& in molti luoghi corrette.
CON PRIVILEGIO.
IN VINEGIA APPRESSO GABRIEL
GIOLITO DE FERRARI.
MDXLIX.
[2-r]
AL S. SIGISMONDO ROVELLO
AMBASCIATORE DEL
POTENTISSIMO RE D'INGHILTERRA.
PRESSO L'INCLITA SIGNORIA DI VINEGIA.
Havendo inun picciol volume ridottomolte lettere,da vari luoghi raccolteet da savie donnescritte, per publicarle poi al mondoper opra di diligente impressore:hò fra me stesso pensato esser quasi dinecessità il dargli alcun protettore dimolta autorità & di molto giudicioornato; & questo accioche le malignelingue nemiche de gli honori feminili,sbigottite si rimanessero di mordere,[2-v]et di lacerar le Donne, anzi letto chesi havessero coteste lettere, imparasserohormai à riverire et honorare questonobilissimo sesso: ne hò saputo perhora, dove meglio ricorrere che àvoi, il quale, di cortesia, & di lealtàpotete fronteggiare con il piu honoratoCavalliere che il Sol vegga, òche la terra calchi, à voi adunque le dedico,& à voi per conseguente toccheràla difensione contra la nequitia deCalumniatori (se alcuno ne apparirà)ne altro intorno a ciò mi accadedirvi. Iddio da mal vi guardi. DiVinegia alli XXIII di Ottobre.[3-r]
Doppia molestia mi recò AltissimaReina chi mi dette la novadel stato vedovile, nel quale,hora vi ritrovate: doppia dicoveggendo V. Altezza privadi si gran Re & di si amabileconsorte; & a voi hora toccarequasi che di necessità l'amministrationedi si ampio & di si florido Regno. Non mi stenderògià io a consolarvi per hora & supplicarvi che conforte animo sofferir vogliate si grave angoscia; sapendodi quanta prudentia ornata foste sin nelle fascie, & chepersuasa siete dalle piu sante lettere, non morir mai quelliche muoiono nel Signore, ma dolcemente dormire, finche il suono della Angelica tromba nel novissimo giornoli risvegli; ma sol pigliarò prosuntione, sospinta dallariverentia & abondante affettione, quale hò sempreportato alla Corona vostra, di ricordarvi quanto siagrande il peso che in su le spalle havrete per l'avenire areggere, vi pesarà forse piu che non pesò al forte Atlantela celeste macchina: imperoche tutte le Donne del Regnovostro & de vicini stati, si specchiaranno hora invoi, & da voi, torranno l'essempio & la norma di santamentegovernar le lor giuridittioni. Converavi Signoramolte cose prudentemente dissimulare, & il tutto[3-v]però sapere: alla sembianza del magno Iddio, che iltutto vede, ne in parte alcuna è simile a quei che vegono& converavvi conferir ne commodi de vostri vasalliquanto di giudicio, di consiglio, & di prudentiav'ha communicato la bontà d'Iddio, a quella guisa apunto che veggiamo la Luna refunder al