EDITE ED INEDITE
COI RICORDI ED I CONTRATTI ARTISTICI.
EDIZIONE ORDINATA DAL COMITATO FIORENTINO
PER LE FESTE DEL IV CENTENARIO DALLA NASCITA
DI MICHELANGELO.
LE LETTERE
DI
MICHELANGELO BUONARROTI
PUBBLICATE
COI RICORDI ED I CONTRATTI ARTISTICI
PER CURA
DI
GAETANO MILANESI.
IN FIRENZE,
COI TIPI DEI SUCCESSORI LE MONNIER.
—
M. DCCC. LXXV.
[v]
Pubblicando le Lettere di Michelangelo, mentre Firenze si apprestaa celebrare il Quarto Centenario dalla sua nascita, ha creduto il Comitatoa ciò eletto, non solo di onorare meglio e più degnamente la memoriadel grande artista, ma di lasciare altresì ai posteri bella e più durevolericordanza di tanta solennità.
Dopochè da quattro secoli di Michelangelo Buonarroti si ragiona esi scrive, e solenni critici hanno del divino ingegno, delle mirabili operee dell'altissimo grado che tiene nell'arte, ampiamente discorso; certo nonpasserebbe senza nota di presunzione, che io non artista, nè dell'arteintendente, pigliassi la presente occasione, in cui si pubblicano le sue Lettere,per dirne nuovamente, e volessi aggiungere il mio agli autorevoli giudizialtrui. Il che, oltre essere per la detta ragione superfluo, riuscirebbe ancoratanto inopportuno, quanto la natura stessa del Libro pare che meno ilrichiegga; nel quale mentre scarseggiano i particolari dell'artista, abbondanoinvece quelli dell'uomo. Per le Lettere infatti di Michelangelo, tutte più omeno importanti, e talune bellissime e piene di sentimento e di forza, doveil pensiero è più che espresso, scolpito; e dove, se la passione il commuove,egli s'innalza fino all'eloquenza; noi possiamo acquistare dell'animo suo,delle qualità del suo cuore e de' suoi sentimenti, assai migliore e più intieranotizia, che dai passati Biografi non s'abbia. Da esse apparisce con qualeaffettuosa reverenza onorasse il padre; col quale avendo avuto più volte,per cagione d'interessi, screzi e questioni assai vive, giammai i terminidella modestia non trapassò, comportandosi sempre da figliuolo amorevole[vi]e rispettoso. Ed eguale amore portava ai fratelli, ai quali, sebbene fosserodi natura molto diversa dalla sua, cercò con ogni sollecitudine di procacciareun onesto avviamento, e di buone somme di denari per questo effetto gliaiutò. E quando la morte gli tolse l'uno e gli altri, nell'unico nipote tuttala sua affezione raccolse; lui riguardò come il conforto della sua vecchiezzae d'ogni suo avere lo fece erede, perchè onorevolmente tirasse innanzila casa. De' suoi servitori, che furono molti e sempre da lui trattatiamorevolmente, sebbene pochi gli corrispondessero, nessuno fu piùdell'Urbino amato da Michelangelo: e quando con suo grandissimo doloregli fu rapito dalla morte, egli, come padre amorevole, ebbe cura de' suoifigliuoli.
Ma per quanto rarissime fossero i