La vita operosa


MASSIMO BONTEMPELLI

La vita operosa

NUOVI RACCONTI D'AVVENTURE

VALLECCHI EDITORE FIRENZE


[Questi racconti furono pubblicati
nei numeri dal settembre al novembre
1920 della rivista I. I. I.].

Proprietà letteraria riservata.

Firenze, 1921 — Stabilimenti Grafici A. Vallecchi — Via Ricasoli, 8.


.... Mediolani mira omnia: copia rerum,innumerae cultaeque domus, facunda virorumingenia....

AUSONIO.

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CAPITOLO PRIMOAPERTA CAMPAGNA

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1.Il Catechismo.

Alla scuola degli allievi ufficiali io e i miei compagnistudiavamo le molteplici bellicose materie su certiquaderni che si venivano trasmettendo dinasticamentedi corso in corso.

Poichè i corsi duravano due mesi, il succedersidelle nostre generazioni era rapido. Passavano gli studenti;ma restava, inesausto come il sole e il pensiero,il Quaderno. Molti degli studenti li portò via la guerra;i quaderni li dovè distruggere la pace, perchè l'uomoè un animale improvvido, e probabilmente nessuno hapensato a conservare, per qualche ventura guerra concorsi accelerati, quelle concentrazioni manoscritte dellediscipline di Marte e di Bellona.

Ricordo che il quaderno di una delle materie menoomicide — la topografia — era fatto a domande e risposte,esattamente come i catechismi della dottrinacristiana e gli opuscoli di propaganda socialista: laquale triplice coincidenza potrebbe far fede che la umanitàelementare è fondamentalmente dialogica.

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Il capitolo intorno all'orientamento in aperta campagnafiniva con queste battute:

— D. Come si fa a orientarsi in aperta campagna?

— R. Con una bussola, che è uno strumento ecc. ecc.

— D. E quando non si ha la bussola?

— R. Con un orologio che si espone orizzontalmenteal sole avendo cura, ecc. ecc.

— D. E se è notte?

— R. Con le stelle, una delle quali chiamasi polare,e si trova tirando una linea immaginaria, ecc. ecc.

— D. E se è giorno e non si ha l'orologio?

— R. Col sole.

— D. E se il sole è coperto?

— R. Esaminando i tronchi degli alberi: la partedove sono più verdi, poichè è quella dove non vengonobattuti dal sole, è il nord: la parte opposta naturalmenteè il sud.

A questo punto finiva il capitolo, e cominciava unaltro argomento.

Ma a quel punto io sentivo un vuoto improvviso.Forse qualcuno dei lettori l'ha sentito con me. M'auguroche siano pochi: li avverto che è un fenomenomorboso, prodotto in noi da una malsana tendenzaverso l'infinità.

Infatti, allora, ho potuto fare alcune osservazioni sulcontegno che i miei compagni tenevano di fronte all'interruzione.La maggioranza non aveva nessuna impressioneo curiosità particolare: studiava quelle nozionisenza desiderarne altre. Qualcuno, d'intelletto notevolmentepreciso, ne dedusse che la guerra si fa sempre ed[11]esclusivamente in luoghi ove ci siano alme

...

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