BIBLIOTECA UNIVERSALE
LA PACE DOMESTICA
L'ELISIR DI LUNGA VITA
LA BORSA
RACCONTI SCELTI
DI
ONORATO BALZAC
MILANO
EDOARDO SONZOGNO, EDITORE
14 — Via Pasquirolo — 14
1893.
Milano. — Tip. dello Stab. di E. Sonzogno.
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Abbiamo già dato la biografia di Balzac, allorquandosi pubblicarono i volumi contenenti Mercadet l'affarista,Il lutto, Fisiologia del matrimonio, Gl'impiegati.Quale prefazione a questo volume che si sta pubblicando,il quale contiene La pace domestica, L'elisir dilunga vita, La borsa, reputiamo opportuno citare ilgiudizio che dello stesso Balzac hanno pronunziatoquei due grandi luminari della letteratura francese,che furono Vittor Hugo e Lamartine.
Victor Hugo ha scritto: «Il nome di Balzac lascieràuna traccia luminosa alla nostra epoca ed aquella che vi seguirà. Egli era dei primi fra i grandi,dei più alti fra i migliori. Tutti i suoi libri ne formanoun solo, un libro vivo, luminoso, profondo, ovesi vede il viavai, il camminare, il moversi, con unnon so che di sgomento e di terribile, misto allarealtà dell'intero nostro incivilimento contemporaneo;un libro maraviglioso che il poeta intitolò commediae che avrebbe potuto intitolare storia; cheprende tutte le forme e tutti gli stili; che superaTacito e tocca Svetonio; che attraversa Beaumarchaise giunge fino a Rabelais; un libro che è tutto osservazioneed imaginazione; che prodiga il vero, l'intimo,il borghese, il triviale, il materiale e che, incerti momenti, attraverso tutte le realtà della vitarepentinamente e largamente strappate, lascia tuttoad un tratto scorgere l'ideale più tetro e tragico. Asua insaputa, il voglia o no, consenziente o no, l'autoredi quest'opera immensa e strana è della fortestirpe degli scrittori rivoluzionarii. Egli va dritto allameta. Afferra pel corpo la società moderna; strappaa tutti un brandello, agli uni l'illusione, agli altri lasperanza, a questo un grido, a quello una maschera;fruga il vizio, disseca la passione, scruta, scandaglial'uomo, l'anima, il cuore, le viscere, il cervello, l'abissoche ciascuno ha in sè.»
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E Lamartine scrisse di lui:
«I tre caratteri predominanti del talento di Balzacsono: la verità, il patetico e la moralità. Bisogna aggiungervil'invenzione drammatica, che lo rende inprosa eguale e spesso superiore a Molière. So che aquesta parola si leverà un grido di scandalo e disacrilegio da tutta la Francia; ma, senza punto detrarreall'autore del Misantropo di ciò che la perfezionedel suo verso aggiunge all'originalità del suotalento e proclamandolo, come tutti, incomparabile einimitabile, il mio entusiasmo per il gran commediografodel secolo di Luigi XIV non mi renderà maiingiusto ed ingrato verso un altro, inferiore in locuzione;eguale, se non superiore, in convinzione; pureincomparabile in fecondità: Balzac! Quante volte leggendoloe svolgendo con lui i prodigiosi ed inesauribilimeandri della sua inventiva, ho esclamato frame e me: «La Francia ha due Molière; il Molièrei