I TRE
MOSCHETTIERIVOL. IV.


I TRE
MOSCHETTIERI

DI

Alessandro Dumas

VERSIONE
DI ANGIOLO ORVIETO.

VOL. IV.

Napoli,
GIOSUÈ RONDINELLA EDITORE
Strada Trinità Maggiore nº 27
1853


TIPOGRAFIA DI G. PALMA


[5]

CONTINUAZIONEDELCAPITOLO XLVIII.

Ma come lo abbiamo detto, Bazin non aveva, colsuo felice ritorno, tolto che una parte della inquietudineche agitava i quattro amici. I giorni dell'aspettativasono lunghi, e d'Artagnan soprattutto avrebbescommesso che in quell'epoca i giorni avevano quarant'ottoore. Egli dimenticò la lentezza obbligata dellanavigazione, esagerò la potenza di milady, assegnavaa questa donna che gli compariva come un demonio,degli ausiliari soprannaturali come lei: al più piccolorumore egli s'immaginava che venivano ad arrestarlo,e che conducevano Planchet per confrontarlocon lui, e i suoi amici. Vi è di più, la sua confidenza,altra volta così grande pel degno Piccardo, diminuivadi giorno in giorno. Questa inquietudine era così forteche si comunicava a Porthos ed Aramis, e non viera che Athos che rimaneva impassibile, come se nessunpericolo si agitasse intorno a lui, e che egli respirassela sua atmosfera abituale.

Il sedicesimo giorno particolarmente, erano cosìmanifesti questi segni di agitazione in d'Artagnan, enei suoi due amici, ch'essi non potevano stare un momento[6]nello stesso posto, ma erravano come ombresulla via per la quale doveva giungere Planchet.

— Davvero, diceva Athos, voi non siete uomini, masiete ragazzi: se una donna vi può fare una sì granpaura. Ebbene! di che si tratta? di essere imprigionati?e noi saremo da qualcuno tolti alla prigione; ne èstata cavata la signora Bonacieux? Di essere decapitati?ma tutti i giorni, nella trincea, noi andiamo allegramentead esporci a molto peggio di ciò, mentreuna palla può fracassarci una gamba, ed io sono persuasoche faccia maggiormente soffrire un chirurgonel tagliare una gamba, di quello che il boia a tagliarcila testa. State dunque tranquilli; fra due, fra quattro,fra sei ore al più tardi Planchet sarà qui; egli hapromesso di esservi, ed io ho grandissima fede nellepromesse di Planchet, che ha la ciera di essere un bravogiovinetto.

— Ma s'egli non giunge? disse d'Artagnan.

— Ebbene! se egli non giunge, è segno che sarà statoritardato sulla strada, ecco tutto. Può essere cadutoda cavallo, può aver fatto una capriola per di sopraun ponte, può aver corso così forte da aver guadagnatoun mal di petto. Eh! signori, pensiamo agli avvenimentipossibili. La vita è una gran corona di piccolemiserie che il filosofo sgranella ridendo. Siate filosoficome me, signori, mettetevi a tavola e beviamo; nientefa comparire l'avvenire color di rosa, come l'osservarloa traverso un bicchiere di chambertin.

— Va benissimo rispondeva d'Artagnan, ma io sonostanco di dover temere, bevendo fresco, che il vinonon sorta dalla cantina di milady.

— Voi siete molto difficile! disse Athos; una donnacosì bella.

— Una donna da bollo! disse Porthos con un grossolanosorriso.

Athos fremette, posò la sua ma

...

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