Note: | Images of the original pages are available through Internet Archive. See http://archive.org/details/storiadellerepub01sism |
DI
J. C. L. SIMONDO SISMONDI
delle Accademie italiana, di Wilna, di Cagliari,
dei Georgofili, di Ginevra ec.
Traduzione dal francese.
TOMO I.
ITALIA
1817.
La storia c'insegna che il caratteredei popoli, le virtù o i vizj, l'energiao l'indolenza, i lumi o l'ignoranza nonsono quasi mai l'effetto del clima odella particolar razza, ma l'opera delgoverno e delle leggi: che tutto dallanatura vien dato a tutti, ma che il governoconserva questa comune eredità alsuoi soggetti, o ne gli spoglia.
[vi]Tale verità, più che da qualunque altra,viene luminosamente dimostrata dallastoria d'Italia. S'avvicinino le diverse razzed'uomini che successivamente abitaronoquesta terra di grandi memorie; si confrontinole loro qualità caratteristiche, lamoderazione, la dolcezza, la semplicità deiprimi Etruschi, l'austera ambizione, il maschiocoraggio de' coetanei di Cincinnato,l'avidità e l'ostentazione de' partigianidi Verre, la mollezza e la viltà dei sudditidi Tiberio, l'ignoranza de' Romanide' tempi d'Onorio, la barbarie degl'Italianisoggiogati dai Lombardi, la virtùloro nel secolo dodicesimo, lo splendoredel quintodecimo e finalmente il decadimentode' moderni Italiani[1]. Eppure lostesso suolo alimentò questi esseri di cosìdiverso carattere, lo stesso sangue circolònelle loro vene; perciocchè le barbarenazioni che vi si frammischiarono,perdute, per così dire, nel vasto maredegl'indigeni, non hanno potuto in verunmodo modificare la fisica costituzione[vii]degli uomini che l'Italia produceva. Mase la natura rimase la medesima per gl'Italianid'ogni tempo, cambiò frequentementeil governo, e le sue mutazioniprecedettero sempre o accompagnaronole mutazioni del carattere nazionale; ele cause non furono mai tanto evidentementelegate agli effetti.
Gli Etruschi, che precedettero i tempiromani, sono i primi popoli d'Italia dicui la storia abbia fino a noi tramandatepoche ed incerte memorie. Le maremme,oggi deserte, erano allora sparse di borgate...