DEDICA — SCARABOCCHIO

Ritratto

LE

COMMEDIE

DI

VALENTINO CARRERA

..... Se voeren sti poetta

Ciappottan i passion, moeven el cœur,

Hann de toccann i tast che ne diletta,

Ciapann, come se dis, dove ne dœur;

Senza andà sui baltresch a tirà a man

I coregh e i scuffion gregh e roman!

Carlo Porta.


VOLUME PRIMO


TORINO
TIPOGRAFIA L. ROUX E C.
1887


L'editore e l'autore, osservati tutti gli obblighi, intendono difruire di tutti i diritti della proprietà sia per la riproduzionee la traduzione, che per la rappresentazione.

(918)


[iii]

LA DEDICA

In teatro; un teatro quale lo sogna chi abbia studiato la drammaticanon meno dal palco scenico che dalla platea: elegante consemplicità, armonico, commodo per ogni verso, bene aerato e semprein giusta temperatura; col pavimento delle corsie di platea,dei corridoi dei palchi e delle gallerie coperto di stuoie fitte;senza porte che cigolino o sbatacchino, coi servi puliti e zelanti,i siparisti astemî, la platea divisa dall'ambulatorio da doppieporte soppannate che impediscano di entrarvi tanto quella piccolacorrente d'aria fredda che potrebbe ridurre allo zero il pococalore degli spettatori per la commedia, quanto le chiacchiere, spiritosissimedel resto, fra le maschere che raccolgono i biglietti ela mutria dell'amministratore della Compagnia. Il teatro è pieno,ma non pinzo, di gente tutta a sedere, colla digestione bene avviata,esigente ma garbata, senza preconcetti, senza impazienzee senza tosse. Nè balie, nè bambinaje con fantocci; nè cani, siain platea che sul palco scenico, bel caso. Ogni spettatore è dunquetanto a suo agio e in così conveniente luce da dovere nellostesso tempo rispondere di sè e non avere alcun motivo di farscontare all'autore ed agli attori il disagio solito dello stare inpiedi o del sedere incommodo. Nei palchi, delle signore belle, e,se non guasta, un pochino colte; delle signorine amabili e vivacie pure attente; delle matrone spiritose e tuttavia discrete:qualche celebrità di qualsivoglia mondo, tanto per crescere prestigioalla serata e dare un mezzo ai giornalisti di dire che c'erail solito fior fiore di tutte le aristocrazie, da quella della nascita,la più minchiona ed indulgente, a quella dell'ingegno, la più superbae procace. In platea e su nelle gallerie, in misura contemperante,un po' d'ogni viva classe, e magari degli studenti: ledonne ascoltano, mentre si recita, e tacciono, e gli uomini nonfumano, sebbene non sia vietato che dal galateo.

[iv]Nella Compagnia che recita non ci sono soltanto degli attoricome in troppe altre; ma parecchi comici, e, per giunta, anche qualchevero artista

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