IL RE BELLO


ALDO PALAZZESCHI

IL RE BELLO

VALLECCHI EDITORE FIRENZE


PROPRIETÀ LETTERARIA

Firenze, 1921 — Stabilimenti Grafici Attilio Vallecchi — Via Ricasoli, 8


[5]

IL RE BELLO

[7]

— Sua Maestà la Regina attende.

Il conte Ercole Pagano Silf, gran Maresciallo diBirònia, dette queste parole rimase fermo nel mezzodella sala, sotto l'immensa scintillante lumiera veneziana,considerando la persona del Re.

Ludovico XII, Re di Birònia, alzatosi in piedi incominciòa camminare assalito da una palese agitazione,da un tremito nervoso. Andava e veniva davantialla specchiera della consolle, acciuffandosi glienormi baffi orizzontali, neri e ferrigni, fulminando sèstesso coi terribili occhi rotondi dilatati, inarcandole spalle, spingendo in avanti il petto robustissimo, aggiustandosidipoi la giubba azzurra gallonata d'oro. — Comea vent'anni — pensava Ludovico XII — peggioassai che a vent'anni, io mi sento oggi più impazientee imbarazzato di allora.

— Tutto è pronto? — chiese il Re.

— Tutto, Maestà.

— Fu pensato a tutto?

— A tutto.

Voleva Ludovico XII domandare se già la preghieranella cappella Reale fosse incominciata manon osava, non intendeva palesare di ammettere soverchia[8]importanza a quel fatto soprannaturale, e nonavrebbe voluto dopo rimproverarsene il torto. Eraconvinto che Dio, lo avrebbe meglio esaudito direttamenteche per mezzo del prelato di corte, masiccome altra volta ciò non era accaduto voleva che laformalità fosse adempiuta.

E il conte Ercole Pagano Silf, al quale nulla sfuggivadel pensiero del Sovrano, comprese.

— Monsignore vicario già da mezz'ora è genuflessodinanzi all'altare acceso, dall'alba di stamane le Orsolinealzano al cielo la loro invocazione, MonsignoraSuperiora delle Clarisse fece eseguire il digiuno di preparazione,e nella cattedrale fu adempiuto il triduosolenne, al grido di tutte le vergini e le madri di Birònia.

— Andiamo — disse il Re interrompendolo bruscamente.

Il gran Maresciallo aprì la porta e, passato il Sovrano,lo seguì a capo basso per il lungo e desertocorridoio della Reggia.

Giunti ad una porta si fermò il Re, il gran Maresciallol'aprì, entrò, e fattosi a un passo dalla sogliaannunziò:

— Sua Maestà il Re.

Nel mezzo di quella camera tappezzata di seta azzurraa gigli d'argento, cadente di ampi ricchissimicortinaggi, cordoni e galloni, sopra una chese longue,sorretta da innumerevoli cuscini la Regina Sofia Clementinadi Birònia era distesa, cerea, quasi dormente.All'annunzio aprì gli occhi con quel terrore rassegnato[9]ch'hanno i moribondi davanti al sacerdote che porgeloro gli ultimi conforti per l'ignoto viaggio, e li richiusequasi subito stancamente sopita.

Il conte Ercole Pagano Silf si ritirò, chiuse cautamentela porta, restò un momento a capo basso, sidette a girellare su e giù per il corridoio, e fermandosidavanti ad una finestra e levando in alto la testa e lebraccia parve volesse dire: — Signore, esaudiscilo!

***

Ludovico XII Re di Birònia, Re assoluto, tipostraordinariamente forte d

...

BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!


Sitemize Üyelik ÜCRETSİZDİR!