G. P. Lucini
L'ora Topica di CARLO DOSSI,
SAGGIO DI CRITICA INTEGRALE
VARESE
A. NICOLA & C.
1911
l'ora topica di CARLO DOSSI
suonata da G. P. LUCINI
alla memoria proteggente di LUIGI PERELLI
che insiste viva e feconda
e che mi ricollega in amicizia sopra
due secoli, ultimo, al nostro
CARLO DOSSI
dal Palazzo di BREGLIA,
NEL TIEPIDO AUTUNNO LARIANO DEL 1909
[5]
CARLO DOSSI;
è qui coi suoi amici,
continuando Rovani ha continuato Manzoni:
operò tale rivoluzione nelle lettere italiane,
nella forma e nel pensiero,
che le ha innerbate pei secoli;
ma non permise per sè imitatori dozzinali:
disconosciuto,
protende all'epoca, che già s'inalba,
la sua vera gloria confermata,
che i coetanei, troppo sordidi e sordi,
distrattamente, non gli concessero.
1849 — 1910
[7]
Giorno d'oro per le lettere italiane, quando, nel 1873,a cura di Luigi Perelli, in Milano, usciva il saggio di GiuseppeRovani: La Mente di Alessandro Manzoni: io neinvidio l'aurora lucente e porporina e non presumo di emularlacon L'Ora topica di Carlo Dossi. Però, le stesse ragionipresiedono per l'una e l'altra; se Carlo Dossi vollescrivere: «Rovani è il continuatore logico di Manzoni, comeil Dossi di Rovani»; egli ha pur detto rivolgendosi a me;«siamo due campane fuse nello stesso metallo, ma di diversacapacità; diamo suoni di ugual valore, ma di diversa nota.»
Vorrò io perciò vantarmene e non far parte all'amiciziadel di più che le deve in questo giudizio lusinghiero?Certo: ma oggi concorre a me, come già fu per Rovani,l'obbligo di una stessa affermazione. Ed in difetto di editori,i quali confidando in me e nella mia anomala letteraturacome ditta e prodotti commerciali, commerciabili e reddituarii,mi fabricherebbero, allo spaccio, libretto garbato e correntemi sia dato esporre, da queste pagine per me non venali ebandire, finalmente, il nome di Carlo Dossi, ai giovani dellamia generazione ed ai giovanissimi che mi incalzano, e mi chiedonoparole sempre più nuove con altre ed inedite audacie.
Anche tu, o Alberto, oggi dolorosamente desiderato daituoi che respirano nella tua memoria e nella tua fama, dalliamici che ti ammirano, da me che ti piango come fratello,sembra mi conforti ad esporre l'opera mia, cui, inparte, hai udito leggerti nelli ultimi tuoi dì: e se turba unpoco la tua modestia non condannare la mia sincerità che[8]non deve mai interrompersi. Che anzi, troverò commentatoriprivilegiati di officiosità e di ignoranza che, me la imputerannoa male come inezie di fisiologia, ciarle sconvenienti,pettegolezzi indiscreti, sciorinate citazioni per lusso da noteinedite difficilmente controllabili. Hanno ed avranno torto,perchè mi affido a quanto il nostro autore desidera BU KİTABI OKUMAK İÇİN ÜYE OLUN VEYA GİRİŞ YAPIN!
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