I PRIMI DUE SECOLI
DELLA
STORIA DI FIRENZE
RICERCHE
DI
PASQUALE VILLARI
Vol. Primo
(Seconda Edizione)
IN FIRENZE
G. C. SANSONI, EDITORE
—
1898
PROPRIETÀ LETTERARIA
Firenze — Tip. G. Carnesecchi e Figli.
[v]
Amico carissimo,
Voi foste, ai nostri giorni, il primo che sulle piú anticheorigini di Firenze e del suo Comune, iniziò ricerche scientifiche,fondate sui documenti.
Io ebbi la fortuna di conoscervi quando veniste fra noi,per condurre a termine queste ricerche. D'allora in poi, durantemolti anni, potei fare lunga esperienza della vostrafida, costante, inalterabile amicizia, che ripongo tra i maggioribenefizî concessimi dalla fortuna.
Permettete che, in segno di alta stima e di animo sinceramentegrato, io dedichi a voi questi miei studî sullaStoria di Firenze.
Vostro affez. amico
P. Villari.
Firenze, aprile, 1893.
[vii]
È necessario che io dica al lettore quando e comequesto libro fu scritto.
L'anno 1866 cominciai nel nostro Istituto Superiorealcune lezioni sulla Storia di Firenze. In esse mi proponevodi esaminare piú specialmente quale era stata lacostituzione politica della Repubblica, quali le sue varieforme, in conseguenza delle rivoluzioni interne, checosí lungamente travagliarono la Città. In tal modo iosperavo di riuscire a scoprir le cause vere di questerivoluzioni; di trovare una specie di filo conduttore nellaberinto d'una storia, che, non ostante i grandi scrittoriche l'avevano trattata, a molti appariva assaispesso intricata ed oscura; di determinare i periodi, incui dovrebbe essere logicamente divisa. La soluzioneanche d'una parte sola di questi problemi, avrebbe certamenteavuto la sua utilità.
Continuai qualche tempo queste lezioni, arrivandosino agli Ordinamenti di Giustizia di Giano della Bella(1293), dove mi fermai. Una parte ne pubblicai nel Politecnicodi Milano, un'altra nella Nuova Antologia diFirenze. Mi proponevo allora di raccoglierle, rivederle[viii]e ristamparle; ma dopo avere esitato alquanto, nonposi in atto il mio pensiero. Mi sembrava necessario aggiungerealmeno qualche cosa sui fatti che seguironodopo la caduta di Giano della Bella e l'esilio di Dante,per conchiudere cosí tutto il primo e piú importanteperiodo della Storia politica di Firenze. Ma oltre di ciò,io vedevo che l'obbligo di continuare, a giorno fisso, lelezioni una volta cominciate, non mi aveva sempre lasciatoil tempo necessario a superare le difficoltà incontrateper via. Non bastava perciò una revisione superficiale;occorreva riempire qualche lacuna, riscrivereda capo alcune pagine. E questo po