IL
TRAMONTO DELLA SCHIAVITÙ
NEL
MONDO ANTICO
UN SAGGIO
DI
ETTORE CICCOTTI
TORINO
FRATELLI BOCCA EDITORI
LIBRAI DI S. M. IL RE D’ITALIA
SUCCURSALI
MILANO Corso Vittorio Em., 21.
ROMA Via del Corso, 216-217.
FIRENZE Via Cerretani, 8.
Depositi a PALERMO — MESSINA — CATANIA
1899.
PROPRIETÀ LETTERARIA
Torino — Vincenzo Bona, Tip. di S. M. e dei RR. Principi.
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IL TRAMONTO DELLA SCHIAVITÙ NEL MONDO ANTICO
Molti contrasti e molte differenze separano e distinguono ilmondo antico dal mondo moderno, ma nessuna è così salientecome l’esistenza normale e generale di una classe di schiavi, checostituisce la base ed il sostrato della società antica, ne sostenta,direttamente od indirettamente, gli elementi liberi e divieneperciò la ragione e la condizione di tanti altri contrasti e ditante altre distinzioni.
Così, chiunque della ricerca assidua, oculata e minuziosa de’dati della tradizione e delle reliquie del passato non faccia, comeora accade non di rado, una mera esercitazione di erudito, finea se stessa, ma il presupposto necessario della conoscenza positivadel passato e di una ricostruzione nè fantastica, nè soggettivadella storia; chiunque, attraverso questa faticosa indaginede’ tempi andati, cerchi, con la nozione sicura ed organicadi un mondo scomparso, le leggi della vita sociale e delle suetrasformazioni; chiunque si volga a’ tempi che furono, non giàper ismarrire tra i morti le tracce della vita, ma per rievocarletra di essi, sarà tratto con fascino sempre nuovo a considerarele condizioni in cui avvenne la grande metamorfosidella struttura economica della società, con tutte le sue causee le sue conseguenze.
Nè lo distoglierà dal proposito il pensiero che già più volteun tal problema fu oggetto di studi speciali da parte d’ingegni[2]alacri e dotti, che l’abbondanza de’ dati raccolti ordinarono conilluminata pazienza e rischiararono con acume. Anche quandoi dati dell’indagine non fossero più suscettibili d’accrescimento,vi sarebbe sempre modo di coordinarli diversamente, di determinarnemeglio i mutui rapporti, di riferirli a cause più efficientie più sicure, di guardarli infine da un punto di vista diverso equale può venir suggerito da una nuova e diversa interpretazionedella storia e dalle fondate induzioni di nuove leggi dellavita sociale.
Che il tramonto della schiavitù nel mondo antico si dovesseal progresso e al trionfo del Cristianesimo, od alla filosofia stoica,in ispecie, e alla formazione di una più elevata coscienza etica,in genere, che ne avrebbe scalzato il fondamento morale, o adun consapevole principio utilitario, o, finalmente, al sopravveniredelle invasioni barbariche; sono tutte spiegazioni, da cui forsesi sentirà poco o niente appagato più d’uno che voglia guardareil problema a fondo e da’ vari suoi aspetti.
Che al propagarsi della mite e