COME PRIMA MEGLIO DI PRIMA


MASCHERE NUDE


LUIGI PIRANDELLO

COME PRIMA
MEGLIO DI PRIMA

COMMEDIA IN TRE ATTI

1921
R. BEMPORAD & F. — Editori — FIRENZE
Librerie a Firenze, Milano, Roma, Pisa, Napoli, Palermo, Trieste
Torino e Genova: S. Lattes e C.


PROPRIETÀ LETTERARIA RISERVATA

per tutti i paesi compresi la Svezia, la Norvegia e l'Olanda

Copyright 1921 by R. Bemporad e Figlio

1921 — Tipografia Luigi Parma — Bologna — Via Tre Novembre, 7


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PERSONAGGI

  • FULVIA GELLI, (Flora e Francesca).
  • SILVIO GELLI, suo marito.
  • LIVIA, loro figlia.
  • MARCO MAURI.
  • La zia ERNESTINA GALIFFI.
  • BETTA, vecchia governante.
  • Don CAMILLO ZONCHI.
  • La vedova NÀCCHERI.
  • GIUDITTA, sua figlia.
  • Il fattore ROGHI.
  • Il signor CESARINO, organista e maestro di musica.
  • La signora BARBERINA, sua moglie.
  • Un commesso di negozio.
  • GIOVANNI, giardiniere
  • Una bambinaja.

Il primo atto, in un paese della Valdichiana; il secondoe il terzo, in una villa presso il lago di Como. — Oggi.

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ATTO PRIMO

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SCENA

Una sala della Pensione Zonchi: vasta sala di vecchiacasa a cui l'intonaco nuovo non riesce a mascherar lavecchiaja. Un ampio e alto uscio a vetri nel mezzo lasciascorgere la scura saletta d'ingresso, che ha in fondo, asua volta, un usciolino aperto sulla scaletta dell'orto,di cui si vede il pianerottolo con la ringhierina di legnoverde, scolorita. Lo sfondo, oltre questa ringhierina, èdi cielo, e luminoso, perchè la casa sorge alta sul collee da quel pianerottolo si gode la vista della grande vallatae si dòmina la via che da essa sale al colle, girandolodue volte.

L'uscio a vetri, chiuso, non lascia più intravederela saletta d'ingresso, perchè a una certa altezza ha suivetri una tendina di mussola celeste, goffa e nuova, fissatarusticamente alle bacchette.

Nella sala, il solito arredo delle vecchie pensioni diprovincia, disposto con meticolosa simmetria. Una stufadi porcellana; un canapè d'antica foggia, con poltroncinee seggiole imbottite, adorni di cuscini e ricaminifatti in casa; una mensola non meno antica con ungrande specchio dalla grossa cornice rameggiata e dorata,coperta da una garza celeste, ingiallita, a riparodelle mosche; vasetti con fiori di carta; una cantonieracon ninnoli di vecchia majolica; oleografie volgari, unpo' annerite, alle pareti, e un'antica pendola che battele ore e mezz'ore con un languido suono di campanalontana.

Usci laterali a destra e a sinistra.

Chiara mattinata, sulla fine d'aprile.

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Al levarsi della tela sono in iscena Don CAMILLO ZONCHI, ilfattore ROGHI, la vedova NÀCCHERI e sua figlia GIUDITTA.Queste due sul pianerottolo della scaletta dell'orto, in fondo,guardano giù nella vallata, la Nàccheri con un binòculo, la figliaGiuditta facendosi solecchio d'una mano, se da lontano lontano,su

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